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sabato 17 novembre 2012

Un sentimento misterioso


Quest'anno abbiamo allestito la mostra collettiva di San Martino
nella sede della Biblioteca Comunale, dove solitamente si svolgono
i corsi di acquerello promossi dall'Università Popolare.


  
Hanno condiviso con noi gli spazi della Biblioteca
anche padre e figlio Campana
con pittura e fotografia.
 

 
Purtroppo la pioggia  ha limitato il numero dei visitatori,
ma le case del Centro hanno assunto in tale atmosfera
i colori dell'acquerello.


Mi piace, per l'occasione, riportare lo scritto che Stefano Zecchi
ha pubblicato sulla rivista Arte ancora nel lontano 2004.
Ritengo che le sue riflessioni possano essere ben riferite
all'esperienza che stiamo condividendo nel gruppo e con altri amici. 

 

Un sentimento misterioso

“Sono ormai alcuni anni che mi intrattengo con i lettori di Arte attraverso questa rubrica. E mi accorgo, con il passare del tempo, che le lettere che finisco con l' apprezzare di più sono quelle che, all'inizio di tale "corrispondenza", mi sembravano le più inutili, le più scioccamente lamentose.

Mi riferisco a quelle che mi raccontano le delusioni e le speranze, le frustrazioni, i sogni, la rabbia che incontrano sul loro cammino coloro che vogliono fare arte. La cosa che mi tocca di più delle tante, tantissime lettere di questo tipo da me ricevute è l'assenza di rassegnazione, nonostante la consapevolezza di essere vittime d'ingiustizia e di discriminazione, è la ferma determinazione a non mollare, di perseverare nella propria vocazione anche se tra infinite difficoltà, felici di qualche sia pur piccolo riconoscimento del proprio lavoro, ma comunque sempre aperti alla speranza anche dopo le più dolorose sconfitte. Questo è quel sentimento misterioso che vive nell'anima di chi vuol essere artista, di chi vuol lasciare un segno di bellezza su questa terra.

E noi abbiamo un grande bisogno di tale nobiltà dello spirito di fronte al travolgente materialismo esistenziale e culturale del nostro tempo. Sapere che ci sono tante persone che dedicano la loro vita alla ricerca artistica, come a quella musicale, poetica, narrativa, teatrale, fa pensare a un'umanità che, nonostante tutto, non rinuncia a credere nell'importanza della creatività, dell' espressione, dell'immaginazione in un tempo avaro nel rispettare il sentimento artistico.

Proprio questo sentimento, quando è disinteressato e votato alla ricerca, è la parte migliore dell'uomo.”


Stefano Zecchi (Arte 01/2004)

sabato 10 novembre 2012

In contrà Maso per il Brustolè







Nuovo appuntamento, annuale ma nel 10° anno
ha proposto la passeggiata d'autunno che permette
di osservare da vicino il luogo che si tenta di difendere
dalle mire dei cavatori.
Parlare dei problemi del territorio è fin troppo facile,
credere che tocca a ciascuno fare la piccola parte
che gli è possibile è l'obiettivo + difficile da raggiungere
ma irrinunciabile.
Oggi abbiamo allestito la collettiva di S.Martino.
Il prossimo post, aDp, ne mostrerà i colori.
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